Gli atomizzatori rigenerabili offrono la possibilità di sostituire e ricostruire (rigenerare) le parti deperibili che producono il vapore, solitamente il cotone ed il filo resistivo.
In questo modo è possibile personalizzare completamente la propria esperienza di svapo, sperimentando diverse configurazioni ed utilizzando i propri materiali preferiti.
È possibile quindi scegliere un cotone specifico per svapo di guancia o uno più indicato per quello di polmone, utilizzare fili resistivi di tipologie molto diverse tra loro, sia nel materiale sia negli spessori, o crearsi una coil adatta ad un utilizzo in modalità controllo di temperatura.
L’utilizzo di un atomizzatore rigenerabile diventa quindi un passo da fare quando si vuole raggiungere una qualità di svapo molto elevata, nel frattempo personalizzando al massimo la propria esperienza. Cose non ottenibili facilmente con un classico atomizzatore che monti resistenze sostituibili.
Il modello standard di atom rigenerabile presenta un deck studiato appositamente per posizionare una coil realizzata a mano. Con gli strumenti di rigenerazione adatti si prepara una spirale con il filo resistivo, che va fissata (di solito attraverso dei morsetti che si chiudono con delle viti) a due poli presenti sul deck, uno positivo ed uno negativo.
All’interno della spirale si andrà a posizionare il cotone (ovviamente il posizionamento dipende da molti fattori, primo fra tutti la forma del camino), che, una volta irrorato di liquido, favorirà la vaporizzazione quando la batteria viene attivata ed il filo resistivo si riscalda.
Il procedimento è piuttosto semplice, il vapore viene prodotto con lo stesso principio con cui una lampadina a incandescenza produce luminosità.
Se sei interessato ad approfondire l’argomento e vuoi capire come sfruttare al meglio i tuoi atomizzatori rigenerabili leggi la nostra guida alla rigenerazione.